martedì 28 gennaio 2014

Le coccole dei nove mesi

Il blog ultimamente ha preso una piega un po' troppo "food", e quindi torno a parlare di mammità con questo libro di Thomas Verny e Pamela Weintraub, "Le coccole dei nove mesi" (Bonomi Editore).

Il sottotitolo del libro, "un programma per calmare, stimolare e comunicare con il nascituro", già fa capire il contenuto. Si tratta infatti di una serie di esercizi da fare, mese per mese, per creare un legame con il bambino durante la gravidanza.


Il programma comprende: ascolto della musica, tenuta di un diario, lavoro sui sogni, rilassamento, utilizzo delle affermazioni per rendere positivo il pensiero, visualizzazioni guidate, stimolazione tattile e verbale, disegno (in particolare i mandala), creazioni con la creta, respirazione.

Premesso che gli stessi autori spiegano che il programma non deve essere percepito come rigido, ma può essere adattato alle singole esigenze, credo che con tutte le buone intenzioni nessuno abbia la costanza e il tempo di mettere in pratica tutti questi esercizi, e il libro stesso rischia di risultare noioso in questo elenco di attività da compiere sistematicamente.
Credo però che contenga degli spunti utili, soprattutto per chi è alla prima gravidanza e magari come è normale si trova molto impegnato nell'organizzazione pratica, tra acquisti vari per il nascituro, visite mediche, ecc.

Gli autori, infatti, riportano l'attenzione su quanto sia necessario instaurare un rapporto prenatale con il bambino, comunicandogli amore e accoglienza. Tutte cose che istintivamente sappiamo, ma che facciamo magari fatica a rendere reali, risucchiati dalle mille cose e dai mille pensieri della quotidianità.
Ogni mese viene presentato il quadro della situazione, in particolare cosa può percepire il bambino e cosa sta cambiando, fino ad arrivare al momento della nascita. Anche in questo caso, vengono suggeriti degli esercizi per facilitare il travaglio.

Questi esercizi in particolare, che già conoscevo grazie ai corsi preparto, sono davvero utili. In particolare ho trovato utile in tutte e tre le mie esperienze di parto la visualizzazione del fiore che si schiude: si tratta di immaginare un fiore, il nostro preferito o anche un fiore generico, che petalo dopo petalo si schiude finchè è completamente aperto. Questo esercizio, che va ripetuto più volte durante il travaglio, aiuta nella dilatazione del collo dell'utero. 

Per me è stata comunque una lettura utile a metà: se l'avessi letto durante la prima gravidanza, anzichè durante la terza, l'avrei sicuramente trovato molto più interessante. 
Nelle gravidanze successive può comunque risultare utile per programmare un momento da dedicare a noi e al bambino che nascerà. Se non sappiamo come, nel libro sicuramente non mancano i suggerimenti. 

Un altro libro che vi consiglio per la gravidanza (e del quale potete leggere qui la mia opinione) è ”Venire al mondo dare alla luce" di Verena Schmid.


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