lunedì 9 agosto 2010

Oleolito di calendula


Quando Dio ha creato le piante e ce le ha donate perchè le utilizzassimo per migliorare la nostra salute, ha anche fatto in modo che i principi attivi che contengono si potessero ottenere in vari modi, alla portata di tutti. Ad esempio, attraverso l'acqua, con decotti o infusi. Oppure estraendoli tramite l'alcol, come nel caso delle tinture madri, o attraverso altri sistemi di estrazione, come l'aceto, il vino, lo zucchero, la glicerina. 
Una delle sostanze estrattive più utilizzate nella tradizione popolare è l'olio. Nelle nostre case non manca mai l'olio di iperico, o quello di calendula, come rimedio per le piccole scottature casalinghe o per la pelle che ha preso troppo sole. 
A differenza delle altre sostanze, però, l'olio ha però una capacità estrattiva piuttosto bassa ed ha quindi bisogno di un tempo di macerazione abbastanza lungo. 
Il procedimento per ottenere un buon oleolito di calendula è molto semplice. Basta armarsi di un vasetto di vetro, nel quale si inseriranno i fiori di calendula spezzettati per circa 1/4 del vaso. Poi si riempie fino a 3/4 circa di olio, ovviamente di provenienza biologica. 
Si mette a macerare al sole per almeno un mese, meglio due, poi si filtra con una garza, spremendo bene, ed è pronto all'uso. 
Durante l'esposizione al sole, vedrete che nel vaso si formano delle goccioline: è quello che gli alchimisti chiamavano "flegma", cioè il contenuto di acqua della pianta, che sta evaporando. L'ideale per ottenere un oleolito perfetto sarebbe aprire il vaso ogni giorno e togliere le goccioline d'acqua passando sul vetro con una garzina di cotone. Un'alternativa a questo potrebbe essere mettere una garza di cotone al posto del tappo, in modo che l'acqua possa evaporare senza ostacoli, ma secondo alcuni in questo modo se ne va anche una parte di principio attivo.


Un oleolito si conserva tranquillamente per un anno, ma se conservato bene, cioè in luogo fresco e buio o in un contenitore scuro che lo ripari dalla luce, può conservarsi anche più a lungo.
Rispetto a quale olio sia meglio utilizzare, esistono varie teorie: c'è chi dice che è meglio l'olio extravergine di oliva, chi invece dice che quello di oliva irrancidisce facilmente e consiglia quello di semi di girasole, chi infine utilizza quello di ricino. Chi volesse invece preparare una preziosa crema idratante alla calendula per la propria pelle, può anche utilizzare l'olio di mandorle. 
Io ho provato negli anni sia la versione con olio di oliva che quella con olio di semi di girasole. Hanno anche consistenze diverse, l'oleolito con olio di oliva è più denso e untuoso, mentre quello di olio di semi è più fluido e si assorbe meglio. 
Non ho purtroppo nessun consiglio in merito alla problematica dell'irrancidimento, visto che ormai riesco a dosare bene la quantità annua che usiamo in casa. E soprattutto, a causa della mia proverbiale sbadataggine ai fornelli e con il ferro da stiro, finisce sempre mooooooolto prima di poter irrancidire...!

5 commenti:

  1. Ciao, che bello il tuo blog, grazie per la ricetta dell'oleolito! A questo proposito vorrei farti una domanda: dici di mettere il vasetto al sole, mentre su altri siti consigliano il contrario, cioè di lasciarlo al buio...mi ha confuso le idee...

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  2. In effetti vanno bene entrambe le versioni! Il fatto di esporre l'olio con le erbe al sole, serve per accelerare il processo estrattivo, visto che l'olio a differenza di altre sostanze non ha un grande potere estrattivo. Quindi se lo metti al sole, basta un mese, se lo lasci all'ombra devi allungare il periodo per lasciare tempo all'olio di svolgere il suo lavoro. Se lo metti al sole, bisogna anche stare un minimo attenti che non sia una luce eccessivamente intensa, perchè questa può alterare l'olio. Inoltre c'è la formazione delle goccioline interne che è più veloce, evaporando prima, e devi toglierle più spesso.
    Personalmente l'ho sempre fatto esponendo al sole, che qui da noi non è comunque mai un solleone!, e ho sempre ottenuto un prodotto validissimo. Scegli tu come ti sembra più comodo per te, ripeto, i metodi sono entrambi validi, in erboristeria si trovano spesso procedimenti diversi (come ad esempio puoi vedere anche per la scelta dell'olio). Spero di averti risposto, ma in caso contrario non farti problemi, anche per email se ti è più comodo! Grazie per la visita!

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  3. ciao sono ancora qui a chiederti un'opinione...
    ho preparato l'oleolito di calendula 40 giorni fa con il metodo al buio..
    in olio di oliva biologico...
    accidenti ha un odore fortissimo ..quasi nauseante...
    ho provato a fare anche l'oleolito di lavanda sempre in olio di oliva ma questa volta la ricetta prevedeva l'esposizione al sole...mamma mia anche questo un odore fortissimo, mi ha fatto venire il mal di testa...tanto che penso di utilizzarli entrambi per la mia produzione casalinga di saponette...forse devo provare con un olio diverso..girasole o mandorle..
    spalmarmi quelli che ho sul corpo mi dà la nausea al solo pensiero...troppo forte intenso...non è gradevole...
    tu cosa pensi?
    sono pazza io?
    grazie mille

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  4. Una cosa che ho notato è che l'aroma cambia molto a seconda dell'olio che si usa, ad esempio l'olio di oliva è già molto profumato di suo, quindi utilizzandolo si mischia il suo naturale aroma con quello della pianta. Un olio più neutro dovrebbe migliorare questa situazione.
    L'oleolito di calendula fatto con olio di oliva ha in effetti un aroma particolare, che non è propriamente profumo... quindi no, non sei pazza :-)
    Personalmente utilizzo gli oleoliti (caledula e iperico) per le scottature o come rimedi naturali per qualche problema di pelle e non li utilizzo come prodotti diciamo di bellezza, quindi non mi dà fastidio, visto che viene spalmato su una zona ridotta e non su tutto il corpo. Tra l'altro è un odore che permane sulla pelle per parecchie ore, quindi se dà fastidio, meglio cambiare sistema e utilizzare un altro olio per estrarre!

    Non so dirti invece rispetto all'odore dell'oleolito di lavanda, non l'ho mai fatto non avendo finora avuto disponibilità di lavanda, ma magari visto che quest'anno ce l'ho, provo!
    ciao!

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    1. ok grazie mille! almeno ho avuto un riscontro...
      adesso come dicevo provo ad utilizzare questi olii per fare il sapone..in questo caso l'aroma cosi' intenso puo' essere un vantaggio..ti sapro' dire...ed i prossimi oleoliti li preparerò con un olio piu' neutro...come quello di mandorle o girasole...
      a presto

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