Diciamo che, rispetto alle premesse, non tutto è andato ahimè a lieto fine...
Per quanto riguarda i pigliamosche è andato tutto bene: sono usciti dal guscio (se ne sono sviluppati tre su quattro ovetti) e sono stati imbeccati dalla mamma per parecchi giorni. Finchè una mattina, circa quindici giorni dopo, una volta che il piumaggio si è completato, hanno spiccato il volo.
Per quanto riguarda i merli invece, purtroppo, hanno abbandonato il nido, probabilmente disturbati dalla raccolta del ribes e dalla troppa gente che andava a sbirciare il loro nido. Gli ovetti non si sono nemmeno dischiusi, e sono stati poi succhiati probabilmente da una gazza pica pica.
Anche se avrei voluto ammirare i piccoli merli, mi rendo conto che il tutto, nel bene e nel male, si è svolto secondo quanto previsto dalla natura. Lo è far nascere e nutrire i piccoli, ma lo è anche abbandonare il nido se non ci si sente sicuri e c'è pericolo di predazione.
Siamo stati comunque molto contenti di osservare insieme ad Angela i pigliamosche, che tra l'altro sono uccellini molto carini, nel nostro balcone, stando ben attenti a non disturbare e non impaurire la mamma.
E' stata un'ulteriore possibilità di far vivere ad Angela una convivenza pacifica con altri esseri viventi, conoscendoli, rispettandoli, ospitandoli, vedendoli come parte importante dell'ecosistema e non come scocciatori che sporcano.
Che bella esperienza per Angela! Francesco è ancora nella fase (secondo me prettamente maschile) del "vedo un animale e provo un po' a torturarlo...". Ma comunque sei una brava osservatrice anche tu, non è facile seguire lo sviluppo di un animale, specialmente di un uccello.
RispondiEliminaSì è stata davvero una bella esperienza! Ad Angela piaceva il fatto che la mamma se ne andava e poi tornava ad imboccarli... Una bella metafora di genitorialità senza ansie, no?
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