Somiglianze

Almeno una volta nella vita lo abbiamo fatto tutti. Si incontra per strada un neonato con la sua famiglia e si inizia a discutere sul fatto che assomigli al papà o alla mamma o al bisnonno o alla prozia. In questo grande gioco di società, si scatenano nello stesso modo sia i parenti che i conoscenti. 

I primi, forse, cercano nei tratti somatici del bambino rassicurazioni sulla propria discendenza. I secondi, ma anche qua è d'obbligo il forse, cercano semplicemente di compiacere e far contenti tutti: "il taglio degli occhi è del papà, la bocca è uguale a quella della mamma, il naso invece è del nonno..." e avanti così. 

Mi ricordo quando giravo i primi giorni con Angela: c'era chi diceva che era tutta suo padre, chi assomigliava alla zia, chi al nonno paterno, chi vedeva la somiglianza con le cuginette e così via. Per me, a pochi giorni dalla nascita, con quelle guanciotte gonfie e gli occhi da ranocchia, assomigliava solo a Mr Magoo (ve lo ricordate?).

Questa della somiglianza sembra sia una gran preoccupazione per tante famiglie, tanto che in rete si trovano addirittura dei software con cui, caricando le foto del pupo e dei genitori, si può sapere se assomiglia di più a mamma o a papà.

Personalmente non mi è mai interessato molto a chi assomiglia Angela. Credo che sia una cosa estremamente variabile nel tempo, e io stessa, riguardando le mie foto dell'infanzia e dell'adolescenza, mi scopro a volte somigliante alla mamma e altre al papà. 

In questo momento della sua vita, Angela di sicuro assomiglia molto a suo papà e pochissimo a me. Poi chissà: tutto scorre, tutto muta, tutto si evolve, come diceva Eraclito già duemilacinquecento anni fa. 

E per alleggerire la questione, a chi fa troppe supposizioni sulle somiglianze, si potrebbe rispondere: l'importante è che non assomigli all'idraulico...!