Come far rifiorire la stella di Natale

Se durante le feste natalizie vi hanno regalato una stella di Natale e in questi giorni la vedete spoglia e spenta, al punto che state seriamente pensando di eliminarla, non fatelo, perché con un po’ di impegno potete ridarle nuova vita e farla tornare in forma per il prossimo Natale.

La stella di Natale è originaria dell’America Centrale e del Messico, dove cresce spontaneamente, e sembra sia legata a i Maya e agli Aztechi, che la consideravano una pianta sacra. La pianta rimase pressoché sconosciuta per secoli, nemmeno i conquistadores spagnoli se ne curarono, nonostante fossero colpiti dalla sua bellezza.

Nel 1800 l’ambasciatore americano in Messico, Robert Poinsett, ne portò un esemplare in Sud Carolina, per iniziare a coltivarla e in suo onore la pianta fu ribattezzata “Poinsettia”.

Risale ad allora l’usanza di regalarla durante le festività natalizie, poiché la sua fioritura avviene proprio in quel periodo (e anche i suoi colori, rosso e verde, sono tipici di quel momento). Insieme al vischio e all’agrifoglio, è considerata la pianta di Natale per eccellenza.

Se curata bene, la pianta può rimanere fiorita anche  oltre due mesi. Va tenuta in un ambiente con una temperatura attorno ai 20°C, molto luminoso e con una discreta umidità, che va ricreata anche nel vaso: va infatti bagnata poco, ma con continuità.

Normalmente, dopo che è sfiorita, si tende a buttarla, pensando che non potrà più rifiorire in ambiente domestico. In realtà è possibile farla rifiorire e se siamo bravi, lo farà proprio durante le feste di Natale. 

La prima cosa da fare appena le brattee colorate cadono (a me sta capitando in questi giorni) è potarla a circa 10 cm dal terreno. Questo taglio serve a riattivare la crescita. 
Attenzione a non toccare il lattice bianco che esce: è tossico per pelle e mucose e può provocare eritemi, prurito e bruciori. Dopo la potatura non sarà più necessario annaffiarla di continuo, ma andrà bagnata quel tanto che basta per non farla seccare.

Poi ad aprile-maggio occorrerà rinvasarla in un vaso 2-3 cm più grande e metterla all’esterno (la temperatura deve essere di almeno 18°C) in un luogo riparato e non direttamente esposto alla luce del sole, dove potrà restare fino a settembre.

Da settembre in poi si potranno creare le condizioni per la nuova fioritura. La stella di Natale è una pianta che fiorisce quando la durata della notte supera quella del giorno: ha quindi bisogno di molto buio, almeno per due mesi. 
Basta quindi coprirla con un telo di tessuto nero o uno scatolone dove possa passare sufficientemente l’aria o anche con un sacco dei rifiuti nero (anche in questo caso, attenti a mettere dei paletti o qualcosa che lo sostenga, in modo da far passare l’aria). Oppure, più semplicemente, potete portare la pianta in un ambiente che sia sufficientemente buio per la maggior parte della giornata.

Non vi assicuro risultati da giardiniere professionista, ma vuoi mettere la soddisfazione di non buttarla e farla rivivere?