Pannolini lavabili: l'importanza di una buona organizzazione

In questi cinque anni ho sempre utilizzato pannolini lavabili. Quello che mi ha permesso di essere costante nell'uso è stato trovare la giusta organizzazione, perchè altrimenti avrei rischiato di mollare alla prima difficoltà. 

Innanzitutto per non diventare matti con i lavaggi serve un adeguato numero di pannolini. Qui in zona riceviamo in regalo dai Comuni un kit con 12 panni e 3 mutandine, poi ho ricevuto in regalo tre all-in-one. Un po' li ho poi comprati online e un kit l'ho recuperato da un'amica che non li utilizzava. Così sono arrivata a circa 30-35 pezzi.

Questo numero di pannolini, che ad oggi è ulteriormente aumentato (credo di averne una cinquantina), mi permette di fare una lavatrice ogni 7-8 giorni.

Altra cosa che ho trovato utile sono due secchi con i coperchi: una per stoccare i pannolini solo con pipì e un altro per i pannoli con i bisognini più "impegnativi". Per evitare odori indesiderati metto nei secchi qualche goccia di o.e. di Tea tree, che ha proprietà antibatteriche e antisettiche.

Veniamo ora alla parte lavaggio: la sera prima del giorno programmato per fare la lavatrice, metto i pannolini sporchi in ammollo con bicarbonato e un po' di detersivo liquido o di saponata. I pannolini solo pisciati invece vanno direttamente in lavatrice.

Sull'uso del bicarbonato ci sono varie versioni: qualcuno dice che può usurare i pannolini. Io posso dire di avere un uso intensivo, sono al terzo figlio e non ho notato particolare usura, se non quella normale dovuta alle decine di lavaggi (sto parlando ovviamente dei modelli che utilizzo io: ciripà, panni in cotone del kit Bambino mio e pannolini in cotone di bambu').

Il giorno dopo, do una veloce spazzolata a quelli in ammollo con la spazzola per il bucato e sapone di marsiglia (oppure anche con la saponata) e li metto in lavatrice insieme a quelli con la pipì. Tempo: circa 5-10 minuti.
Attenzione: non lasciate il sapone sui pannolini, perchè crea una patina che ostacola il lavaggio degli stessi, quindi dopo averli spazzolati, date una veloce sciacquata.

Lavo a 60° con detersivo ecolabel o quello autoprodotto. Per sbiancare aggiungo il percarbonato e come ammorbidente l'acido citrico.

A volte, in periodi di cacca acida a causa della dentizione, ho aggiunto pochissima candeggina (proprio un goccio!!)  nella vaschetta.

In generale, meglio non lavare oltre i 60°, perchè i pannolini si rovinano. Fatelo solo se avete bisogno di sterilizzarli, a causa di infezioni micotiche o altro.

Dopo un certo periodo, avendo introdotto presto il vasino, ho avuto solo pannolini da pipì, quindi ho potuto ridurre la temperatura di lavaggio a 40-50°.

Per quanto riguarda la centrifuga, se avete modelli all-in-one, è meglio non centrifugare a 1200 o più giri. Ho notato con i miei tre AIO che la centrifuga un po' li rovinava, per questo li uso pochissimo (oltre che per i tempi di asciugatura molto più lunghi). Con i pannoli in cotone posso centrifugare a 1200 giri senza problemi.

Stendo possibilmente al sole, che ha effetto sbiancante. Posso dire che la differenza in termini di bianco si vede, eccome! Macchie, o meglio aloni, che nell'asciugatura in casa rimangono, al sole magicamente spariscono. 

Quando li ritiro, li piego a metà e li metto in un paio di contenitori vicino al fasciatoio, pronti per l'uso. Accanto ho anche una pila di pezze che uso al posto delle salviette e una pila di lenzuolini per coprire il fasciatoio. Niente usa e getta.

Come dicevo, avere una buona organizzazione è fondamentale per essere costanti nell'uso dei pannolini lavabili.

Questa è l'organizzazione che ho trovato adatta alle mie esigenze, ma immagino che ognuno di voi avrà i suoi trucchetti o modalità diverse di lavaggio o altro ancora. Se avete voglia di condividerli, c'è sempre da imparare!