venerdì 27 luglio 2012

Autosvezzamento, dove trovare le informazioni utili


Autosvezzamento.it è una community su cui potrete trovare ogni informazione su quella che viene chiamata alimentazione complementare a richiesta, ma che noi mamme, molto più semplicemente chiamiamo "autosvezzamento". E quale miglior testimonial di Leonardo, per un perfetto e riuscitissimo autosvezzamento?

Ho già spiegato diverse volte i motivi che ci hanno portato a scegliere questo modo di svezzare, anzichè quello tradizionale. Il motivo principale è il rispetto dei tempi del bambino. Secondo noi ogni bambino ha tempi diversi anche per iniziare a svezzarsi, così come accade per il camminare, il parlare, il rimanere asciutti.
Rispettare questi tempi significa rispettare e stare attenti al momento in cui il nostro bambino chiederà spontanemente di assaggiare qualcosa (spesso e volentieri quello che abbiamo noi nel piatto) e dimostrerà curiosità per i cibi, la loro consistenza e il loro sapore.

Spesso il termine autosvezzamento viene confuso con "gli do di tutto", mentre in realtà questo metodo non si fonda tanto sul dargli di tutto, quanto appunto sul rispettare i suoi tempi e le sue naturali curiosità.
Il bambino viene quindi considerato un essere completo e competente, che sa decidere da solo quando è tempo, cosa mangiare e in quale quantità.

Questo processo si integra perfettamente con l'allattamento a richiesta, che può essere continuato e va a completare e integrare l'alimentazione del bambino, senza essere sostituito di punto in bianco dagli alimenti solidi.

Le indicazioni per l'autosvezzamento sono veramente poche e chiare: il bambino deve essere in grado di stare seduto, avere all'incirca sei mesi e l'alimentazione della famiglia deve essere ragionevolmente sana (quale migliore occasioni per migliorare le proprie abitudini alimentari?). 
A tal proposito, vi consiglio di leggere il libro di Lucio Piermarini "Io mi svezzo da solo" (Bonomi Editore). 
 
Quello che dovete sapere prima di iniziare l'autosvezzamento, ovvero l'altra faccia della medaglia: attrezzatevi di giornali da mettere sotto il seggiolone oppure fatevi una ragione rispetto al fatto che, dopo i pasti, sotto sarà un porcile. La naturale curiosità a volte di esprime anche con lanci o prove della forza di gravità del cibo, e come nel nostro caso potreste avere bisogno della spatola per rimuovere i residui dal pavimento.


Nel caso di Leonardo, lui ama spalmarsi la faccia e i capelli, quindi servirebbe la spatola anche in questo caso...
Attrezzatevi pure con bavaglini "manicati" che io non ho, ma che vi consiglio onde evitare cambi continui e mucchi di roba da stirare, oppure dei bei bavaglini extralarge (magari ricavati da vecchi asciugamani). 


Non fatevi venire l'ansia da strozzamento: il riflesso faringeo del bambino è molto sviluppato e quindi molto spesso l'introduzione del cibo provoca una specie di conato di vomito. 
E' però importante distinguere tra questo riflesso, che è normale e indica che il bambino sta imparando a gestire il cibo solido, e un vero soffocamento dovuto a un boccone andato di traverso. Attenzione quindi ai segnali che dà il bambino!
Con il tempo, abbiamo visto che questo riflesso è andato via via diminuendo, visto che Leonardo diventava sempre più capace nel gestire i bocconi solidi.

Tanti altri consigli utili su come iniziare li potete trovare sul sito autosvezzamento.it, nel quale troverete anche le risposte ai vostri dubbi e un forum per confrontarvi con altri genitori.

Per quanto ci riguarda, entrambe le esperienze sono state più che positive. Con Leonardo è stato un autentico piacere, con i suoi sette dentini macina di tutto ed è curioso di assaggiare ogni cosa. 
E soprattutto, il momento del pasto è vissuto da tutta la famiglia insieme, in serenità, tra impiastricciamenti e sorrisi.


Dalla community autosvezzamento.it potete inoltre scaricare un file sull'alimentazione complementare a richiesta a disposizione di pediatri e genitori.


Libri per approfondire l'argomento:

"Io mi svezzo da solo. Dialoghi sullo svezzamento" di Lucio Piermarini  
"La pappa è facile!”, di Giorgia Cozza 
"Il mio bambino non mi mangia", di Carlos Gonzales
"W la pappa!” di Paola Negri
 

2 commenti:

  1. ciao! Ho letto il tuo post e mi sono messa a sorridere pensando ai miei due gemelli ormai di 14 mesi e il loro auto svezzamento...è stata una questionee più di sopravvivenza per me che altro...non avendo aiuti, ho assecondato i loro desideri di assagiare le cose che mangiavamo noi piuttosto che imboccarli propinandogli il loro pappone...ho però seguito una logica nell'introduzione di un alimento alla volta, e ora non guardo sotto il tavolo mentre mangiamo perchè altro che porcile...ma loro sono felici, mangiano di tutto ormai, da soli, un pò con la forchetta e di più con le manine ma sono davvero una grande soddisfazione...viva l'autosvezzametno!!!
    ciao
    Elena

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    1. Concordo su tutto! Immagino com'è sotto il tavolo con due anzichè uno... ;-)
      Anche secondo me è una grande soddisfazione vederli mangiare di tutto, destreggiandosi tra bocconi e manine, se dovessi tornare indietro o avere un altro figlio farei esattamente la stessa cosa, altro che pappine!
      Grazie per aver scritto la tua esperienza, è sempre molto utile confrontarsi con ciò che altre mamme/genitori hanno fatto!

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