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lunedì 12 settembre 2011

Piccoli camminatori crescono


Una delle cose che ci piace fare di più è camminare. Quando eravamo soli, senza i bimbi, abbiamo fatto camminate di più giorni, come il Cammino di Santiago, in cui camminavamo anche per oltre 40 km al giorno. 
Ma adesso che ci sono Angela e Leonardo le cose sono cambiate. Questo però non ha significato per noi rinunciare: sono infatti bastate delle leggere modifiche per tenere conto delle loro esigenze.


L'anno scorso ad esempio, abbiamo fatto un trekking di 3 giorni, abbastanza impegnativo, in cui Angela è stata portata nel mei tai. Anche lei si è così potuta godere la campagna umbra. Nel frattempo però è diventata un abile camminatrice (sarà perchè è stata portata e non si è assuefatta alla comodità del passeggino?) e così abbiamo iniziato a scegliere mete adatte alla sua capacità e resistenza. 

Secondo me questa è una cosa molto importante, perchè se un bambino ha un brutto ricordo del camminare, perchè si è stancato troppo o perchè non ha avuto tempo di godersi a modo suo la natura, non ripeterà volentieri l'esperienza.

Altra cosa fondamentale è appunto quella di lasciare ai bambini il tempo di scoprire la natura e gli elementi naturali che trovano durante il cammino: fili d'erba, pigne, sassi, muschio, fiori, rami sono giochi irresistibili. Siamo noi in questo caso a dover resistere, lasciando che il bambino giochi e non mettendogli troppa fretta!

Un aiutino è anche venuto dall'acquisto di un bel paio di scarponcini da montagna per Angela, che ora è stracontenta di indossare per andare a camminare, al grido di "Andiamo a la pontagna!"...

Questa è la nostra personalissima esperienza e non possiamo che esserne felici: anche questa estate abbiamo fatto le nostre belle passeggiate e siamo anche reduci da due giorni in rifugio, sopra i 2000 m, con Angela e Leonardo (ovviamente nella fascia). Passeggiate e gite che, spero, avrò modo presto di raccontarvi.
Ah, la foto sopra non dà molto il senso di camminate nella natura (eravamo nel parcheggio, alla partenza di una delle nostre gite), ma mi piacevano troppo Angela e il suo cuginetto con scarponcini e zainetto, che si incamminavano mano nella mano. 


3 commenti:

  1. Bene, mi piace che tu abbia scritto queste righe! Perchè è da un po' di tempo che monitoro mio figlio e vedo che di camminare (ovviamente non al parco giochi dove diventa come per magia un abile corridore) non ne vuole proprio sapere. Che l'abbia assuefatto il passeggino? Me lo sono chiesta più volte, mi chiedo dove ho sbagliato e dove sto sbagliando!!Pure noi siamo sempre stati amanti della natura e dei buoni (non eccellenti) camminatori, abbiamo percorso il cammino di Santiago e camminare è una delle cose che più ci piace. Ma Francesco non ne vuole sentire! Più tardi dovrei andare nel paese vicino a trovare nonna, pensavo di andarci in bici, ma ora che ho visto le foto di Angela proverò a piedi. Sperando di arrivare prima che il sole tramonti! Con il prossimo figlio mi hai già promesso la fascia quindi spero di essere in grado di invogliarlo di più alle camminate! Ciao

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  2. Ecco fatto. Siamo andati a Panchià. Due chilometri in circa un ora ma è stato bellissimo. Abbiamo mangiato le nocciole selvatiche (era una vita che non mi fermavo a raccoglierle) e abbiamo giocato con i fiori. Mi sorge un dubbio... non è che a sto punto il problema è mio? Presi come siamo dalla vita e dalle corse quotidiane ci viene più comodo piazzare nostro figlio su un passeggino e andare spediti? Bhè ora sò che mio figlio, se preso con i suoi tempi, cammina, e io devo fermarmi e dedicarmi più a lui. Ovviamente sono già pronta per la seconda passeggiata di oggi! Ciao

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  3. Per quella che è la mia esperienza è proprio così. La routine quotidiana è fatta di tempi strettissimi, e a volte si è tentati dal metterli nel passeggino o sulle spalle per fare prima. Ma quando si hanno dei figli bisogna mettere in preventivo che i tempi raddoppieranno. Lo sforzo che va fatto è proprio quello di non vedere questa dilatazione dei tempi come una scocciatura ma come un investimento per rendere più autonomi i nostri bambini. E comunque è un vero piacere camminare con loro e osservarli: la pigna si trasforma in un gelato, in una pipa, in una merenda... Brava Angela!

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