Qualche mese fa mi è capitato di vedere "Il pianeta verde" (titolo originale "La belle verte"), un film del 1995 di Coline Serreau.
E' il racconto semi-serio delle vicende di un popolo di un altro pianeta, dove abbondano i prati, i boschi, i ruscelli; dove la mente è così sviluppata che si comunica attraverso di essa; dove l'aria è pura e l'acqua cristallina; dove il silenzio è così prezioso che ne vengono fatti dei concerti; dove l'uomo ha raggiunto un'autentica armonia con il creato. Un pianeta verde, appunto.
E' il racconto semi-serio delle vicende di un popolo di un altro pianeta, dove abbondano i prati, i boschi, i ruscelli; dove la mente è così sviluppata che si comunica attraverso di essa; dove l'aria è pura e l'acqua cristallina; dove il silenzio è così prezioso che ne vengono fatti dei concerti; dove l'uomo ha raggiunto un'autentica armonia con il creato. Un pianeta verde, appunto.
L'armonia però non è solo con la natura, ma anche nei rapporti tra le persone: non ci sono gerarchie, non c'è uno "Stato", non ci sono ministeri della finanza e dell'economia perchè non c'è nemmeno la moneta. Gli abitanti si riuniscono in grandi assemblee dove tutti collaborano alla gestione del pianeta: si pianificano i raccolti, le nascite, i baratti di merce e anche le visite sugli altri pianeti. Ed è proprio qua che si sviluppa il film: l'assemblea vota per decidere di andare a controllare la situazione sulla Terra, e tutti gli abitanti si rifiutano in blocco: ci sono ancora le industrie (l'età industriale per gli abitanti del Pianeta verde è preistoria), si usa ancora la moneta, c'è la burocrazia, l'aria è irrespirabile, ci sono disuguaglianze sociali. Un pianeta retrogrado, insomma.
Finalmente alza la manina una volontaria, che viene subito infilata (secondo me per evitare che cambi idea....) in una sfera bianca che parte alla volta del pianeta Terra. La coraggiosissima volontaria è Mila (interpretata dalla stessa Serrau), che arriva a Parigi, dove tenta di sfamarsi e dissetarsi (inutilmente, visto il grado di inquinamento di cibo e acqua) e inizia una serie di peripezie e incontri comici, che non voglio svelarvi per non rovinarvi troppo la sorpresa.
Finalmente alza la manina una volontaria, che viene subito infilata (secondo me per evitare che cambi idea....) in una sfera bianca che parte alla volta del pianeta Terra. La coraggiosissima volontaria è Mila (interpretata dalla stessa Serrau), che arriva a Parigi, dove tenta di sfamarsi e dissetarsi (inutilmente, visto il grado di inquinamento di cibo e acqua) e inizia una serie di peripezie e incontri comici, che non voglio svelarvi per non rovinarvi troppo la sorpresa.
Il film secondo me è molto bello, da vedere assolutamente se vi interessate di ambiente ed ecologia (anche se non è stato accolto con benevolenza dalla critica), perchè riesce a raccontare in chiave ironica quanto l'uomo sia riuscito a rovinare e a devastare il pianeta e la natura, e il tutto con l'unico obiettivo dei soliti "pezzi di carta".
Lasciandoci però con un messaggio di speranza, perchè come è successo sul Pianeta verde, anche qua sulla Terra un giorno forse sarà possibile diventare così evoluti da non avere più bisogno degli oggetti e del denaro.
Lasciandoci però con un messaggio di speranza, perchè come è successo sul Pianeta verde, anche qua sulla Terra un giorno forse sarà possibile diventare così evoluti da non avere più bisogno degli oggetti e del denaro.
Se volete maggiori informazioni su Coline Serrau, che è anche una scrittrice molto impegnata, vi consiglio di fare un giro da Alchemilla.
Ciao, grazie per la citazione. Io adoro Coline Serreau e questo film è stato quello che me l'ha fatta scoprire. Non è un film perfetto ma mi piace tantissimo e l'ho già visto quattro volte!
RispondiEliminaSe non l'hai ancora visto devi cercare "La Crisi".
CIao.
Grazie per il suggerimento! "La crisi" non l'ho visto, vado subito a cercarlo!
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