Sciroppo di menta selvatica

Dopo quello di menta e melissa e quello di sambuco, questa settimana mi sono dedicata alla preparazione dello sciroppo di menta selvatica, usando una ricetta della Bruna.

Si prendono due belle manciate abbondanti di menta selvatica e si mettono in un vaso di vetro. Di solito per queste cose io uso i Fido Bormioli, ne ho di varie capacità, sono comodissimi e praticamente eterni, a meno che non si lascino cadere per terra...

Si versa poi nel vaso un litro e mezzo di acqua, il succo di 4 limoni e la scorza di uno di essi. Si chiude e si lascia al sole per qualche giorno. Infine si filtra e si pesa il liquido, mettendolo poi in una pentola e unendo pari peso di zucchero. 
Dopo averlo portato a ebollizione, si imbottiglia e si mette in cantina o in dispensa, pronto ad essere diluito nell'acqua quando verrà voglia di assaggiarlo.

Qualcuno dice che gli sciroppo fatti con la menta selvatica hanno un odore sgradevole; personalmente ho sentito per tutta la casa un piacevolissimo aroma di menta. 

Come detto altre volte, c'è chi preferisce fare una macerazione a freddo, come quella di questa ricetta, e chi preferisce estrarre "a caldo" l'aroma della pianta. In tal caso potete far bollire in acqua per qualche ora le foglie di menta, aggiungendo direttamente lo zucchero, il succo di limone e la scorza. 
Rimane solo da filtrare, imbottigliare e assaggiare questo sciroppo, che ha un sapore davvero delicato, che non assomiglia per nulla agli sciroppi alla menta verdi fosforescenti che si trovano a volte in commercio. 

Un'ultima cosa: la menta selvatica, di cui esistono più varietà, si può trovare nei prati o lungo i corsi d'acqua.
E' molto ricca di mentolo e per questo ha un ottimo effetto rinfrescante. La medicina cinese e ayurvedica utilizzano questa pianta anche come tonico e digestivo e per trattare raffreddore e tosse.