Ed eccoci qua con il racconto del primo trekking di Leonardo (eh eh...neanche tre mesi e già si fa il trekking con tanto di notte in rifugio). L'abbiamo fatto a settembre, approfittando di un week end spettacolare dal punto di vista meteo.
Arrivati al Passo Giau, abbiamo preso il sentiero 452 che, passando sotto i bastioni del Nuvolao, sale verso l'omonimo rifugio. Qua bisogna camminare con un po' di attenzione (soprattutto con due bimbi al seguito come noi, di cui uno nella fascia), aggirando grossi massi ed attraversando enormi pietraie.
Fortunatamente il sentiero poi si congiunge con una strada sterrata, che porta ripidamente al rifugio.
Fortunatamente il sentiero poi si congiunge con una strada sterrata, che porta ripidamente al rifugio.
Raggiunto il rifugio Nuvolao, vediamo già la nostra meta: le inconfondibili Cinque Torri ci aspettano poche centinaia di metri più a valle. Seguendo il sentiero 439 in circa mezz'ora (a passo di bimbo) raggiungiamo il rifugio Scoiattoli.
Ci godiamo la magnifica vista a 360 gradi sulle Dolomiti di Cortina. A nord il Lagazuoi e la Tofana di Rozes, le Cinque Torri davanti a noi, Cortina sovrastata dal Cristallo e Sorapiss, la Croda da Lago con le guglie appuntite.
Ci sistemiamo nelle camere, cambio pannolo e poppata per Leonardo, ceniamo e poi noi andiamo a nanna, mentre gli altri fanno le ore piccole giocando a carte e bevendo birra. Angela insiste per dormire nel piano sopra del letto a castello, ma per ovvi motivi la costringiamo a dormire sotto, da dove comunque è riuscita a cadere ben due volte durante la notte, nonostante impalcature varie con sedie, zaini e cuscini.
Comunque le sue cadute notturne con piantino allegato sono state attutite da un nostro amico che ronfava beatamente nella camera accanto e che a una certa ora della notte è stato preso a pantofolate dai suoi compagni di stanza.
Il giorno seguente decidiamo di visitare il museo all'aperto della grande guerra.
Attorno alle Cinque Torri, sono state fedelmente ristrutturate una serie di trincee, baraccamenti e postazioni.
Seguendo la mappa presente all'inizio del percorso, che parte proprio in prossimità del Rifugio Scoiattoli, ci incamminiamo lungo una profonda trincea fortificata dalla quale è possibile osservare il fronte opposto con il Lagazuoi e la Tofana di Rozes.
Attorno alle Cinque Torri, sono state fedelmente ristrutturate una serie di trincee, baraccamenti e postazioni.
Seguendo la mappa presente all'inizio del percorso, che parte proprio in prossimità del Rifugio Scoiattoli, ci incamminiamo lungo una profonda trincea fortificata dalla quale è possibile osservare il fronte opposto con il Lagazuoi e la Tofana di Rozes.
Proseguiamo il sentiero dove sono state ricostruite le baracche con manichini di soldati impegnati nelle attività quotidiane, un cannone ed altre trincee fortificate. Ogni punto presenta delle descrizioni, che ci fanno immergere in quel terribile periodo di guerra.
Sulle Torri alcuni arrampicatori che hanno raggiunto la cima giocano a fare gli equilibristi... Pazzi questi highliners!!!!
Completato il giro, raggiungiamo il rifugio "Cinque Torri". Pausa ristoratrice al sole, poppata per Leonardo e poi si riparte.
Da qui parte il sentiero 443 che ci porterà di nuovo al Passo Giau. Il sentiero è molto bello e ben segnalato ma presenta alcuni punti impegnativi per chi soffre di vertigini (alcune parti in ripida discesa con ghiaino scivoloso). Meglio portarsi i bastoncini telescopici che aiutano a mantenere l'equilibrio.
Nel complesso, il giro delle Cinque Torri è abbastanza corto e poco impegnativo dal punto di vista del dislivello (200 m circa il primo giorno e 250 il secondo). Si può fare tranquillamente in un'unica giornata, a meno che, come nel nostro caso, non abbiate voglia di prendervela comoda, godervi il panorama e la compagnia.
Per quanto riguarda i bambini piccoli, non è propriamente da consigliare a tutti. Le parti in cui potrebbero trovare difficoltà a camminare sono parecchie (massi troppo grandi, ghiaia scivolosa e altro). Direi che potrebbe andare bene dai 6 - 7 anni in su, e comunque per i bambini rimane un giro piuttosto impegnativo.
Per i bambini che usufruiscono di un abbonamento per il trasporto gratuito, invece, è tutta un'altra storia... E direi che se l'è goduta un mondo!
Che nostalgia!!! ciao Marina
RispondiEliminaBellissime giornate!! Ce la siamo proprio goduta, soprattutto le pause di ristoro che la piccola Angela ci preparava a base delle sue fantasiose minestre con vongole, piselli e pasta suta.....tutto rigorosamente acquistato in coprativa
RispondiEliminaAlla prossima avventura