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domenica 14 marzo 2010

La raccolta delle erbe spontanee, istruzioni per l'uso

Sembra che raccogliere e cacciare siano i mestieri più antichi del mondo. Ma dove e quando raccogliere

Ovviamente in luoghi "sani", il più possibile lontano da auto, campi trattati con pesticidi e altre fonti di inquinamento. 
La primavera è il periodo migliore, in cui si trova il maggior numero di erbette, in particolare si trovano i germogli più teneri. Ma anche in altri periodi è possibile raccogliere: ogni stagione ha le sue erbe e inoltre quelle non più tenere si possono cuocere.


Gli attrezzi del mestiere sono semplicissimi, cose che abbiamo tutti in casa: un cestino o una borsa a rete, un coltello, dei guanti per non sporcarsi di terra. Se avete il dubbio di inoltrarvi in luoghi frequentati da vipere, anche un bastone può essere utile per una prima perlustrazione dell'erba da raccogliere. 
Pulire è sempre un brutto lavoro, anche per le erbe. Possibilmente pulite sul posto, lasciando là l'eventuale terriccio, e controllate che non vi siano lumachine o altri insetti. 
Una volta a casa, mettete per poco tempo il tutto in acqua con un po' di bicarbonato, sciacquate e asciugate con la centriguga. 

Per pulire i fiori (quelli di tarassaco o di sambuco per esempio) meglio metterli su uno strofinaccio o in una retina (va benissimo anche una rete recuperata dalle arance o dalle patate, ma se volete acquistarne una la trovate a pochi cent in qualsiasi negozio), in modo che eventuali insetti possano andarsene indisturbati.
Un'ultima raccomandazione: come per i funghi, NON RACCOGLIETE ASSOLUTAMENTE ERBE CHE NON CONOSCETE! 
Fatevi accompagnare da un esperto o seguite un buon corso base
Aiutatevi anche con dei manuali, ce ne sono di ottimi in commercio. 

Infine, raccogliete solo quello che vi serve: non fatevi prendere dalla foga della raccolta, la natura è generosa, cerchiamo di essere anche noi altrettanto rispettosi.

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