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giovedì 10 ottobre 2013

Zaldo


In quattro anni di blog, non vi ho mai parlato di Zaldo. Direi quindi che è giunto il momento di colmare questa lacuna, raccontandovi la sua storia.

Qualche giorno dopo la nascita di Angela, quando mio marito rientrò in ufficio, trovò sulla scrivania questo peluche, anni '80, sintetico di brutto, giallo fosforescente, con un occhio mezzo cancellato. 
Il biglietto allegato diceva: "Non è nuovo, però è pulito".
Nonostante i giochini in cotone biologico e in lana che avevamo scelto con grande attenzione a materiali e robe varie, questo è diventato il compagno di giochi preferito di Angela. A saperlo, avrei risparmiato una fortuna.
Quando poi Angela fu in grado di dargli un nome, scelse semplicemente "Zaldo" (giallo, in dialetto).
Da allora Zaldo ci segue in tutti i viaggi, nei trekking in montagna, nei giri in bici. Insieme ovviamente a un altro personaggio, che è diventato il preferito di Leonardo. Ma di lui, parlerò un'altra volta.

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