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mercoledì 11 gennaio 2012

Un anno con Rudolf Steiner


Ed eccomi qua, a 2012 ormai iniziato. Un 2012 che sarà molto impegnativo e che probabilmente mi metterà di fronte a scelte di vita importanti. Ma  soprattutto sarà un anno che mi vedrà impegnata in un progetto di studio (e spero anche di vita) che avrà al suo centro la pedagogia di Rudolf Steiner.
Molti di voi, soprattutto quelli che si sono interessati di homeschooling o di proposte pedagogiche alternative per i propri figli, saranno sicuramente incappati nell'educazione steineriana.



Rudolf Steiner naque nel 1861 a Kraljevec (allora Ungheria, oggi Croazia). Crebbe in maniera molto semplice, immerso in uno splendido paesaggio e avendo fin dalla sua infanzia la rivelazione di un mondo spirituale che poteva manifestarsi con la stessa evidenza di quello materiale. 
Visse in una specie di simbiosi con la natura, una armonia tale da fargli percepire i ritmi e la vita degli esseri viventi. Questa rivelazione la tenne per sè fino all'età adulta, quando ebbe la possibilità di divulgare, scrivere e tenere conferenze.
Il padre lo spinse verso studi tecnici, desiderando per lui un futuro da ingegnere ferroviario. Iniziò però contemporaneamente a coltivare interesse verso lo studio della filosofia e verso l'esoterismo. Successivamente si iscrisse al Politecnico di Vienna, presso la facoltà di matematica, storia naturale e chimica.
Sempre a Vienna, Steiner entrò come precettore in una famiglia dove c'era un ragazzo con gravi problemi. Questa situazione lo spinse a studiare un metodo di insegnamento particolare, per farlo superare le difficoltà di apprendimento. Questa esperienza traccerà le linee del suo metodo.
Nel 1919 il proprietario della fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria lo incaricò di dirigere la scuola per i figli dei suoi operai. Fu la prima scuola Waldorf, che poi si chiamerà Scuola Steineriana.
Questi sono solo alcuni momenti della vita di Steiner, che è stata particolarmente ricca di studi, attività, innovazioni. Continuò la sua opera di divulgazione praticamente fino alla morte, che avvenne nel 1925.

L'educazione steineriana ha un approccio che sento molto vicino al mio modo di essere, perchè mette al centro il bambino, anzichè le conoscenze e il livellamento entro certi canoni, forzando o frenando quelle che sono le naturali tappe di sviluppo che ogni bambino ha.
Mira a nutrire l'animo del bambino, vedendo in esso un potenziale da sviluppare, anzichè un contenitore da riempire di nozioni. 

Si tratta di "formare", anzichè semplicemente di "istruire".

In questo senso, l'apprendimento passa in secondo piano: scrittura e lettura ad esempio, vengono proposte solo dopo i sette anni, perchè prima il bambino è ritenuto ancora immerso in una dimensione pre-natale. 
Si dà inoltre molta importanza alle attività all'aperto (che vengono fatte, con i bambini adeguatamente vestiti, anche con il cattivo tempo), a quelle creative e a quelle manuali. I voti invece vengono considerati inutili, addirittura dannosi.
Il maestro deve avere una vera e propria vocazione: questa pedagogia esige da chi la pratica una costante autoeducazione, una dedizione devota ai bambini, una tensione continua al miglioramento.
Questi sono solo alcuni punti, il discorso è ovviamente molto più ampio. 

La consapevolezza di tutto ciò mi sta creando varie paranoie sull'iscrizione all'asilo, che ahimè, incombe. Credo che oltre alla pedagogia di Steiner ci siano molti altri approcci validi (il metodo Montessori, l'educazione libertaria, l'esperienza di Summerhill, il Reggio Emilia Approach, tanto per citarne alcuni), che mettono al centro il bambino e l'espressione della sua libertà.

Mi piacerebbe riuscire a proporre anche qua nella nostra valle (dove ancora pochi conoscono questi approcci pedagogici) qualcosa di nuovo, anche un'esperienza part time da fare al pomeriggio, o qualche giorno a settimana, in sostituzione della scuola materna. 
Ma ahimè, so già che dovrò scontrarmi con la dura realtà. E accontentarmi del mio anno insieme a Rudolf.

Se qualche mamma è comunque interessata, sono qua (la speranza è l'ultima a morire!).

10 commenti:

  1. Che bella notizia: un anno speciale davvero!
    Spero poi ci spiegherai più nei dettagli!
    Purtroppo scuole di questo tipo sono poche diffuse in tutta Italia.

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  2. Come ti capisco...su Steiner devo ammettere di non sapere molto ma voglio approfondire, a me piace molto la pedagogia della Montessori e avevo guardato se c'erano scuole con quest'impronta ma niente e comunque essendo private avrebbero comunque un costo troppo elevato. Mi piacerebbe come te proporre qualcosa ma non ho idea di come e da sola è un pò impegnativo, ad esempio tempo fa volevo creare uno spazio dove accogliere sia bimbi che mamme, una sorta di baby-parking per chi voleva con anche uno spazio per mamme coi bimbi dove fare diverse attività...ma per ora ho rinunciato

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  3. un grosso plauso per questa iniziativa, i genitori attenti, e ce ne sono, sicuramente aderiranno!

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  4. @ Alchemilla: è vero, scuole con metodi attivi, come quelli che ho citato nel post, sono davvero poco diffuse... E per quanto riguarda il mio anno con Steiner (e non solo) ci sarà modo di entrare nei dettagli prossimamente!

    @ Ele: è una cosa molto frustrante, anche chiedendo in giro e parlando con altre mamme, vedo che non c'è ancora questo tipo di cultura... E mi spiace, perchè non servono in realtà grandi numeri... Nella valle accanto alla nostra una decina di famiglie si è costituita in associazione ed ha aperto un asilo steineriano... Del resto come dici tu, da soli si fa poco...

    @ mammasuperabile: stiamo in attesa e vediamo! oscillo tra l'ottimismo e il pessimismo cosmico....

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    1. hai ragione è difficile trovare altre persone con cui condividere un progetto e da soli come si fa, perlomeno parlo per me, non avrei i fondi per far nulla

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    2. Sì infatti, io cerco di parlarne anche nel blog, oltre che in giro, a quelle persone che credo più vicine a un certo modo di sentire, proprio per cercare di avvicinare le persone a un certo tipo di cultura... Sperando che prima o poi i tempi maturino!

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  5. Un 2012 faticoso ma con ottimi propositi,qualunque scelta prederai sarà la più giusta! Sai già che avrai sempre il mio appoggio e se avrai bisogno di una mano ci sono, non sono una mamma ma spero di poterlo essere un giorno, sono però una zia attenta e che cerca di trasmettere ai nipoti, nel limite del possibile, un messaggio importante.

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  6. In bocca al lupo per il tuo progetto!

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