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venerdì 28 gennaio 2011

Marmellata di arance amare


In questo periodo sono disponibili le arance amare e così mi sono cimentata nella produzione di questa marmellata dal sapore molto particolare
Il procedimento non è proprio semplice come quello di una qualunque confettura, ma nemmeno troppo complicato da scoraggiare chi vuole provare.

Innanzitutto procuratevi 1 kg di arance amare (non di più, perchè se vi avanzano sono assolutamente immangiabili!). Mi raccomando, che siano biologiche: si utilizza infatti anche la buccia dell'arancia e non sarebbe proprio il caso di confezionare una marmellata contenente trattamenti chimici.
Poi vi servono 2 kg di zucchero (per me è sufficiente, ma se siete abituati a marmellate dolci, meglio aggiungerne un altro mezzo chilo) e 2 litri d'acqua (se vi piace più liquida, mettetene 2,5 litri).

Lavate e asciugate bene le arance, dividetele a metà e spremetele. Come potrete vedere, questo tipo di arance contiene pochissima polpa e tantissimi semi, quindi l'unico modo di dividere i semi dalla parte utile è spremere bene le arance. Mettete il succo in un recipiente di plastica e togliete, aiutandovi con un cucchiaio, i filamenti bianchi interni, che metterete insieme ai semi in un secondo recipiente.


marmalade jam
 
Una volta finito, avvolgete i semi e i filamenti bianchi in una garza, legandola bene, in modo da ottenere una specie di fagotto.
Ora rimangono le bucce: potete affettarle tutte a striscioline o cubettini, oppure ne affettate una parte e il resto lo frullate (io faccio così).


marmalade jammarmalade jam


Aggiungete le bucce frullate e quelle affettate nel succo, e infine aggiungeteci anche il fagottino con i semi e le pelli bianche. Aggiungete poi 1 litro e mezzo di acqua e lasciate il tutto a riposare, coperto, per 24 ore.

marmellata arance siviglia


Trascorse le 24 ore, buttate tutto (fagottino compreso) nella pentola che usate per le marmellate e unite il resto dell'acqua, cioè ancora un litro. Fate andare sul fuoco medio, facendo sobbolire il tutto e mescolando ogni tanto, per circa un'ora. 


marmellata arance siviglia


Le scorzette che avete affettato devono diventare tenere, potete provare schiacciandole sul bordo della pentola con il cucchiaio. 
Togliete ora il fagottino con i semi e le pellicine e spremetelo bene per far uscire tutto il succo. Io per comodità utilizzo lo schiacciapatate: inserisco il fagotto e lo schiaccio, così evito anche di scottarmi. Buttate il contenuto del fagotto nell'umido e sciacquate un attimo la garza, che andrà poi lavata e riutilizzata. 
Senza spegnere il fuoco, aggiungete lo zucchero nella pentola, mescolando bene per evitare che attacchi. Alzate il fuoco e fate bollire per circa 40 minuti.
A questo punto dovrebbe essere pronta, ma per essere sicuri potete usare il solito metodo della marmellata sul piattino freddo: se si rapprende, allora è pronta.
Invasettate in vasi che avrete precedentemente sterilizzato.
Come le dosi che vi ho dato, otterrete circa 10-12 vasetti di marmellata. Il risultato è piacevole anche esteticamente: è una marmellata trasparente e lucida, con i pezzetti di scorza in sospensione.


marmalade jam

Questa marmellata, che è uno degli emblemi dell'Inghilterra, ha un sapore davvero particolare, che a qualcuno potrebbe non piacere. 
Chi non volesse rischiare di trovarsi con una marmellata dal sapore eccessivamente forte, può fare metà arance amare e metà arance normali. Ovviamente il risultato non sarà lo stesso, ma otterrete comunque un'ottima marmellata.

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