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lunedì 4 ottobre 2010

Allattare secondo natura

Visto che dal 1 al 7 ottobre è la Settimana dell'allattamento materno, ho pensato di parlarvi di un libro, "Allattare secondo natura" di Veronika Sophia Robinson (edizioni AAM Terranuova). 
L'ho comprato l'anno scorso a dicembre, quando ormai Angela aveva sei mesi e la "regola" diceva: svezzare. Prima non mi ero mai interessata a libri su questo argomento, perchè l'allattamento con Angela era iniziato bene e non avevo mai avuto nessun tipo di problemi, nè fisici (ragadi, ingorghi o altro) nè psicologici. 

Non convinta che iniziare lo svezzamento fosse il passo giusto da fare, tergiversando più volte con pediatra (molto comprensivo) e parenti (molto poco comprensivi), ho acquistato il libro perchè mi ha catturato il titolo, in particolare per le parole "secondo natura", che è quello che cerco di fare ogni giorno: vivere secondo natura, peraltro riuscendoci quasi mai. 
Premetto subito che il libro presenta una visione unilaterale, e per certi versi integralista ed estrema dell'allattamento, che a molti potrebbe non piacere. Io stessa ho trovato eccessivi certi passaggi (la Robinson ha allattato le sue due figlie finchè non si sono svezzate da sole e hanno perso il riflesso di suzione, cioè a 7 anni...). 
Però questo libro è quello che mi ha sostenuta e mi ha dato forza quando sentivo che era meglio andare avanti con l'allattamento e ritardare il più possibile lo svezzamento. E così, tra una pagina e l'altra (nicchiando con i genitori, ipercritici sull'allattamento prolungato, o adducendo non meglio specificate direttive del pediatra, per amore della pace), ho allattato Angela in modo esclusivo per 10 mesi.
Il latte di mamma, dice la Robinson, è "amore liquido", "espressione fisica dell'amore incondizionato". Madre Natura sa quello che fa e lo fa bene. 
Certo, io parlo da mamma fortunata che ha vissuto bene e sta ancora vivendo bene l'esperienza dell'allattamento, ma purtroppo non è così per tutte. Difficoltà a trovare dei sostegni adeguati, insinuazioni subdole sul fatto che il latte scarseggi o sia "acqua", stanchezza fisica e psicologica possono indurre una mamma ad abbandonare troppo presto l'allattamento e ad introdurre il latte artificiale senza che magari ci sia un reale bisogno. 
Citando una frase tratta dal sito del MAMI (Movimento Allattamento Materno Italiano onlus): "Il latte materno non spreca energia per la sua produzione. Non inquina.  Non richiede imballaggi, né ha bisogno di essere trasportato in tutto il mondo, ed è sempre pronto all'uso, senza bisogno di riscaldarlo.  Per tutti questi motivi e tanti altri, l'allattamento è l'alimentazione secondo natura".

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