venerdì 13 maggio 2011

Pedalare in gravidanza

Qualche settimana fa, complici le prime belle giornate di primavera, abbiamo deciso di fare un giro in bicicletta su una delle tante (per fortuna!) ciclabili del Trentino Alto Adige.
Abbiamo percorso un tratto della Via Claudia Augusta, a volte chiamata anche "ciclabile dell'Adige", da Appiano a Gargazzone. La ciclabile è detta anche "pista ciclabile delle mele": questo perchè il panorama è abbastanza monotono: meli da un lato e fiume dall'altro, e a volte per lunghi tratti si costeggia anche la ferrovia.


Nonostante non sia paesaggisticamente una delle ciclabili migliori, è molto frequentata e ben servita come punti di ristoro.
Noi abbiamo optato per un pranzo autogestito, una insalata di riso con verdure che Angela si è sbafata in un attimo, e ci siamo goduti il sole. 


Avevamo con noi, nel "baule" del carrello, il vasino (anche se siamo ancora in fase "sciopero") e così abbiamo potuto usarlo anche in questa occasione. 

Alla fine tra andata e ritorno abbiamo pedalato per 30 km. Una volta tornati a casa, essendo io al settimo mese di gravidanza, mi è stato chiesto: ma si può andare in bici quando si è incinte? 
Mi ero già documentata, in previsione di una possibile gita in bici, anche se a dire il vero in gravidanza non ho poi modificato di molto le mie abitudini: ho sempre camminato, pedalato e fatto tutto quello che ho sempre fatto.

Il ginecologo mi aveva detto che se mi sentivo bene e in forze, la gravidanza procedeva senza problemi, e visto che ero ben oltre il 3° mese, non esistevano particolare controindicazioni. Anzi, è positivo che la futura mamma continui a fare attività fisica, anche per aiutare a mantenere il tono muscolare e per prevenire problemi circolatori e gonfiore delle gambe.

Secondo me, oltre alle condizioni di salute della mamma e del bambino, un'ulteriore attenzione che bisogna avere è nella scelta del percorso: vanno bene comode ciclabili asfaltate o stradine di campagna tenute bene, mentre è meglio evitare terreni sconnessi o pieni di buche, dove è facile sbandare e cadere a terra. Prudenza prima di tutto, e anche non forzare oltre i propri limiti (io ho fatto 30 km, ma per il mio allenamento era una distanza giusta e poco faticosa).

Dalla mia esperienza posso aggiungere un'ulteriore suggerimento alle future mamme che non vogliono rinunciare ai pedali: utilizzare una bici confortevole, che non abbia il manubrio troppo basso e non costringa a stare troppo piegate in avanti. In caso di pancione grande o durante le ultime settimane di gravidanza, vi ritrovereste a pedalare alla Fantozzi per evitare di darvi delle ginocchiate nella pancia!

Altre esperienze sul pedalare in gravidanza (con diversi punti di vista) le trovate qui e qui.

4 commenti:

  1. Ma come hai fatto? Io dopo il quarto mese di gravidanza mi sentivo un bradipo! Non sono più riuscita ad andare in bicicletta, anche forse per una paura inconscia di cadere! Brava!

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  2. Come hai potuto notare, non è che abbia proprio una gran panciona...! Quindi non ho avuto nessuna difficoltà. Quando aspettavo Angela, durante la gravidanza ho fatto ferrate, questa volta mi dedico alla bici!

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  3. ecco...grazie! Perchè tra cognata e suocera che mi allarmavano mi sentivo quasi costretta a rinunciare al giretto in bici del sabato mattina per andare a comprare il pane(in discesa o in piano...per il ritorno ho approfittato della capienza del Doblò del consorte ed ho caricato la bici! gh!)
    "I sobbalzi!!! E se cadi???"
    Boh...io pedalavo tranquilla..certo, mi stanco facilmente..però se il mio corpo non mi da segnali contrastanti, perchè rinunciare?

    Grazie!!!

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  4. Che bello il tuo blog! Peccato non esserci incontrate in Trentino! Tornerò presto a trovarti!
    Ru

    www.ilmondodiru.it

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